I disturbi alla guida

Gen. 15, 2020

I DISTURBI DI GUIDA CAUSATI DAGLI PNEUMATICI (M.Cassano)


I disturbi di guida causati dagli pneumatici sono molteplici e si ripercuotono sicuramente sulla tenuta di strada e sulla stabilità del veicolo. Bisogna ricordare che tali disturbi possono insorgere sia con pneumatici nuovi che usurati. Vediamo il perché.


PERCHE’ L’AUTO TIRA?
Tiraggio e instabilità direzionale della vettura con pneumatici nuovi: quando la vettura tira a destra o a sinistra, le maggiori cause sono attribuibili agli pneumatici, partendo dalla regola generale che la pressione di gonfiaggio sia nella norma. Se gli pneumatici sono nuovi hanno bisogno di un normale assestamento elastico-strutturale della carcassa sul cerchio e solitamente ciò si ottiene dopo aver effettuato un determinato chilometraggio (es. 2.000/3.000 km) dopo il montaggio. Se la vettura tira dopo aver montato pneumatici nuovi, occorre invertire la posizione degli stessi, ossia spostarli dall’asse anteriore a quello posteriore, se sono direzionali, oppure da destra a sinistra se sono asimmetrici. La causa del tiraggio degli pneumatici nuovi è quasi sempre dovuta ad un accavallamento delle tele interne della carcassa, non per difetto di fabbrica, ma per difficile individuazione delle stesse durante il controllo di qualità in fabbrica. L’accavallamento delle tele interne produce delle forze laterali e trasversali che vengono rilasciate quando la gomma viene montata sotto il veicolo ed accentuate e influenzate oltre modo anche dal peso stesso del veicolo, dalla pressione di gonfiaggio, dalla forza centrifuga e dalla velocità.

Tiraggio e instabilità direzionale con pneumatici vecchi o usurati: quando la mescola del battistrada si indurisce per eccessiva vecchiaia o elevato chilometraggio, lo pnuematico ha una scarsa tenuta di strada e sicuramente una più accentuata deformazione delle tele interne della carcassa. In tal caso è necessaria la sostituzione completa.

OCCHIO ALLA CONVERGENZA DELLE RUOTE E ALLE SOSPENSIONI
La convergenza errata delle ruote è la maggiore responsabile della precoce usura delle gomme, ma quasi mai causa instabilità della vettura, perché qui si parla di 2-3 millimetri, non certo sufficienti a spostare lateralmente un peso elevato come quello di una macchina. Certamente se l’angolo di convergenza è molto fuori norma (es. spostamento di 10-15 mm) allora la vettura può accusare sbandamenti incontrollabili, instabilità e disturbi di guida in generale. Anche gli organi di sospensione sono molto importanti e possono causare molteplici disturbi, bisogna controllare periodicamente le testine a snodo dello sterzo (gioco meccanico), che se usurate, possono produrre tiraggi in accelerazione e decelerazione, oltre che sbandamenti. Come pure i bracci oscillanti, i gommini, gli ammortizzatori sono tutti componenti da verificare.

ALLINEAMENTO DEL TELAIO, MECCANICO O CARROZZIERE?
Se la vettura ha subito un forte urto, che ha interessato anche le ruote o il telaio-chassis, si noterà subito un comportamento anomalo del veicolo. Quest’ultimo, in generale, dopo l’impatto può manifestare vari disguidi, primo tra i quali il tiraggio a destra o a sinistra. Bisogna condurre la macchina in un centro specializzato di gommista, attrezzato di un banco prova a 8 sensori all’infrarosso o 3D, in modo da esaminare la vettura in tutte le angolazioni possibili. Il tecnico andrà a misurare oltre la convergenza, soprattutto l’angolo di incidenza, la campanatura, l’angolo incluso, il passo e le carreggiate. Tutti questi parametri andranno a fornire all’automobilista informazioni importanti circa lo stato di allineamento del telaio e della carrozzeria. Se dal referto tecnico si diagnosticheranno delle deformazioni agli organi meccanici dell’avantreno (es. mozzi, bracci, ammortizzatori) allora dovrà intervenire il meccanico, se invece si noteranno delle deformazioni al telaio e allo chassis (passo e carreggiate molto differenti tra DX e SX), allora bisognerà contattare un centro di carrozzeria. In ambedue i casi, dopo aver aggiustato la vettura, bisogna necessariamente ricondurla dal gommista, per la verifica e la messa a punto finale della convergenza.

Spero ti sia piaciuta la lettura a cura di Massimo Cassano, per maggiori informazioni sull’autore segui il link